lunedì 25 febbraio 2008

PRIMA ELEMENTARE - APPRENDERE UN METODO

PROGETTARE E REALIZZARE UN'IDEA
Prima classe elementare

Partire dal PROGETTO – vedi il VIDEO in calce

Il PRINCIPIO PEDAGOGICO è quello di insegnare ai ragazzi che si può seguire un percorso (IL METODO appunto) per aumentare le proprie possibilità di espressione qualsivoglia.

La DIDATTICA adeguata all’età specifica degli alunni rende il metodo comprensibile alle diverse età e condizioni dei ragazzi stessi.

Nel video ho esposto come in PRIMA CLASSE ELEMENTARE, già a gennaio, i bambini possano costruire un PROGETTO organico per realizzare un’idea.

E’ ovvio che i bambini dovranno essere già abituati a prendere frequentemente decisioni comuni nella pratica giornaliera scolastica:

- che giochi facciamo oggi in giardino?

- con i giochi in classe costruiamo un paese, o un garage, o un bosco (o tutti e tre?)...

- quale compagno deve distribuire la “posta” di classe quella settimana?

- ecc.

La classe potrà ancora, per esempio, progettare l’alternanza dei gruppi (composti da 5/6 bambini al massimo ) nelle attività con i materiali di gioco: CHI giocherà con COSA (costruzioni, macchinette, disegno, ecc.) sulla base della scelta individuale, cui seguirà dopo qualche tempo anche PER FARE CHE COSA.

Successivamente ciascun gruppo dovrà decidere insieme cosa realizzare con quel dato materiale: le tante macchinette, per esempio, potranno essere suddivise sul piano all’interno di recinti: le macchinette da rottamare, quelle da corsa, quelle di colore bianco e così via ....

La progettazione di quanto si vuole realizzare o fare è un punto importante per la COESIONE DEL GRUPPO CLASSE: tutti intervengono, scelgono, discutono e infine, cosa di grande importanza, si mettono d’accordo.

L’insegnante deve solo preoccuparsi di fare il moderatore e di procurare vari tipi di materiale: io sfruttavo quello dei miei figli ormai dismesso: macchinette, costruzuioni, bamboline, ecc. Anche i bambini potranno portare a scuola i giocattoli dismessi che possano essere usati.

Anche l’ACQUISIZIONE DELLE TECNICHE MANIPOLATORIE (ritaglio, collage, pittura, ecc.) non va assolutamente relegata ai soli rarefatti e insulsi “lavoretti” di Natale e Pasqua.

Fin dai primi giorni di scuola i bambini devono acquisire le necessarie abilità manipolatorie e utilizzarle frequentemente.

Nel progetto è poi importante tener conto della SCELTA perchè e la possibilità di “scelta” aumenta la MOTIVAZIONE ALL’APPRENDERE, ad imparare a lavorare in gruppo, a valutare (sia pure inconsapevolmente) la complementarità delle diverse personalità.

Altra fondamentale considerazione è che decidendo insieme e quindi confrontandosi di continuo con la presenza dell’Altro, i bambini imparano ad accettarsi reciprocamente in un clima di stima reciproca diffusa e di fiducia nelle proprie possibilità.

Essi, inoltre, assimilano il fatto che l’apporto individuale differenziato concorre alla riuscita dell’attività di un team; di conseguenza imparano ad accettare ed attuare una disciplina di classe congrua e flessibile, ad attuare insomma la pratica di agire con “onestà intellettuale” all’interno di un gruppo con finalità condivise.

Per quanto attiene all’apprendimento delle tecniche di pittura e manipolatorie in generale, necessarie alla realizzazione di manufatti quali plastici o altro si deve tener presente che l’utilità di tale apprendimento sarà sempre più evidente con l’avanzare degli anni scolastici.

Così, se in prima dovranno imparare ad usare il pennello con leggerezza, a spremere con cautela il tubetto del colore a tempera, ad usare le forbici con la dovuta attenzione (arrotondate, ma che taglino!), in seconda potranno cimentarsi con la sega sul legno sottile, in terza dovranno imparare ad usare il taglierino.

Tutte acquisizioni da farsi gradualmente, sotto la vigilanza dell’insegnante che dovrà adattarne la didattica ad ogni singolo alunno. Esse peraltro rientrano nell'ABITUDINE ALL'AUTOCONTROLLO (di movimenti, voce, ecc.) che è un altro pilastro della funzione formativa dell'insegnante nei riguardi dei suoi alunni.

Per la rappresentazione di Pierino e il lupo sono stati i compagni a scegliere gli attori principali (avrebbero fatto sempre la scelta migliore anche negli anni che sarebbero seguiti), a decidere cosa e come fare per la realizzazione.



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